La terza dose del vaccino

You can talk about anything and everything here, as long as it's not abusive, obscene, vulgar, slanderous, hateful, threatening, sexually-orientated or commercial.
Post Reply
User avatar
Gianluca Tonelli
Posts: 1
Joined: 23 Dec 2021 10:32

La terza dose del vaccino

Post by Gianluca Tonelli »

La terza dose del vaccino AstraZeneca funziona contro Omicron
Uno studio dell'università di Oxford ha mostrato che i livelli di anticorpi contro la variante dopo la dose di richiamo erano più alti di quelli registrati nelle persone che avevano contratto il Covid e ne erano guarite. I livelli di neutralizzazione contro la variante erano simili a quelli registrati contro la Delta dopo due dosi. Anche il vaccino di Novavax ha dimostrato una forte risposta immunitaria contro Omicron che ha un rischio di ricovero più basso rispetto alla altre varianti. Ma la pillola di Pfizer sarà disponibile su larga scala solo tra sei mesi.

Un ciclo di tre dosi del vaccino AstraZeneca è efficace contro la variante Omicron del coronavirus. È stata la stessa casa farmaceutica a comunicarlo oggi, citando dati provenienti da uno studio di laboratorio dell'università di Oxford. Lo studio, non ancora pubblicato sulle riviste mediche soggette a revisione da parte di altri scienziati, ha mostrato che i livelli di anticorpi contro la variante Omicron dopo la dose di richiamo erano più alti di quelli registrati nelle persone che avevano contratto il Covid-19 e ne erano guarite.

Inoltre, ha fatto sapere AstraZeneca, dopo un ciclo di tre dosi del vaccino, i livelli di neutralizzazione contro la variante Omicron erano simili a quelli registrati contro la variante Delta dopo due dosi. La casa anglo-svedese ha detto che i ricercatori che hanno condotto lo studio ad Oxford erano indipendenti rispetto a quelli che avevano lavorato insieme alla società sul vaccino Vaxzevria. Scienziati e governi si stanno adoperando per rafforzare le difese contro Omicron con iniezioni e terapie, poiché la variante minaccia di diventare dominante a livello globale e ha spinto a rinnovare le restrizioni prima delle vacanze per contenere le infezioni.

Anche il vaccino anti-Covid di Novavax ha dimostrato "una forte risposta immunitaria" contro la variante Omicron e gli altri ceppi del coronavirus, stando a una serie di dati iniziali. Tuttavia, l'azienda farmaceutica ha precisato che la neutralizzazione contro Omicron è risultata "quattro volte inferiore" rispetto a quella del ceppo originario del virus. Questo indica che potrebbe essere utile una dose di richiamo o un nuovo vaccino ad hoc contro la nuova variante. La terza dose del vaccino somministrata sei mesi dopo le prime due ha indicato, infatti, un aumento degli anticorpi ai livelli di protezione osservati negli studi clinici passati, dove il vaccino aveva un'efficacia di circa il 90%. Novavax potrebbe iniziare a produrre un vaccino specifico per Omicron a inizio gennaio, avviando i trial clinici già nel primo trimestre del 2022.

Peraltro, nuovi dati provenienti da Scozia e Sud Africa suggeriscono che le persone colpite dalla variante Omicron hanno un rischio di ricovero notevolmente inferiore rispetto a coloro che hanno contratto i ceppi precedenti del virus, promettendo quindi che l'immunità acquisita con la vaccinazione o una precedente infezione rimanga efficace per scongiurare una malattia grave anche nel caso di Omicron. Lo studio dell'Università di Edimburgo, attingendo alle cartelle cliniche di 5,4 milioni di persone in Scozia, dove la nuova variante è diventata dominante la scorsa settimana, ha rilevato che il rischio di ricovero in ospedale per il Covid-19 è di due terzi inferiore con la variante Omicron rispetto al ceppo Delta. Un altro studio pubblicato online dai ricercatori dell'Istituto nazionale per le malattie trasmissibili del Sudafrica ha rilevato che le persone infette da Omicron hanno dal 70% all'80% in meno di probabilità di aver bisogno di cure ospedaliere rispetto alle persone infette da varianti precedenti, inclusa la Delta.

A smorzare l'entusiasmo è la Casa Bianca: ha avvertito che la pillola di Pfizer per contrastare il Covid-19 non sarà pienamente disponibile prima di sei mesi. La natura complessa del farmaco implica che per avere sul mercato le 10 milioni di dosi che sono in ordine bisognerà aspettare fino a giugno. La pillola antivirale Covid-19 di Pfizer, Paxlovid, ha ricevuto mercoledì un'autorizzazione d'emergenza dalla Food and Drug Administration statunitense da utilizzare su persone di età pari o superiore a 12 anni con Covid-19 lieve o moderato che sono a rischio di sviluppare sintomi più gravi. Nonostante il via libera della FDA, i consiglieri sanitari del presidente, Joe Biden, hanno subito avvertito che ci vorrano mesi perché l'azienda produca e distribuisca tutti i 10 milioni di trattamenti già ordinati.
Post Reply